
Ciò che amo del mio lavoro è arrivare al cuore delle cose: attraverso l’ ascolto comprendere il bisogno essenziale, l’origine del problema, la chiave da usare per guidare il paziente verso un cambiamento, verso un miglioramento della propria vita di partenza. Ciò che amo del mio lavoro non è portare i pazienti a stravolgenti trasformazioni, drastici cali ponderali, evidenti risultati estetici. Ciò che amo del mio lavoro è osservare, di mese in mese, un maggiore benessere, un ritrovato equilibrio, nuove consapevolezze, motivazioni, accettazioni e ampi sorrisi. Gioisco con i pazienti che alle visite di controllo riferiscono maggior benessere, più energie, il sollievo da alcuni disturbi più o meno radicati. La loro soddisfazione è la mia soddisfazione quando riescono a perdere peso senza patire la fame nell’arco della giornata, senza rinunciare al piacere della tavola e della convivialità, migliorando, al contrario, il proprio rapporto con il cibo e con il peso corporeo. A volte comprendo che la cura non passa attraverso una dieta e nemmeno attraverso lo sport o una terapia farmacologica. A volte occorre prescrivere una parola di conforto o una strategia vincente per gestire lo stress, recuperare del tempo libero, ritrovare una passione perduta o, più semplicemente, il senso della propria vita. La vita è in divenire e può cambiare senza snaturarsi, accettarsi per ciò che è e migliorarsi in ciò che può, imparare a stare in equilibrio. L’ equilibrio è concedersi senza sensi di colpa una sfoglia alla crema a colazione, mantenendo salute e peso stabile.