IL DIVEZZAMENTO: LINEE GUIDA, CONSIGLI PRATICI E GRAMMATURE

divez imm

Il divezzamento è il periodo in cui l’alimentazione dipendente ed esclusivamente lattea del neonato inizia a diventare gradualmente autonoma e a diversificarsi attraverso l’introduzione di alimenti liquidi, semisolidi e solidi. Si tratta di un momento determinante per la crescita e la salute del bambino: le più recenti e interessanti ricerche in ambito nutrizionale hanno evidenziato, infatti,  l’impatto che può determinare il tipo di alimentazione nei primi 1000 giorni di vita sulla composizione corporea e sul rischio di obesità e patologie correlate in età adulta. Allo stesso tempo, è stato dimostrato anche il ruolo fondamentale del “come” si avviano le abitudini e il rapporto con il cibo, migliore se il pasto si vive come momento piacevole di condivisione in famiglia, senza forzature e nel rispetto dei tempi e dello sviluppo psicomotorio del bambino. Risulta, quindi, molto importante che i genitori possano affrontare questo periodo con molta serenità e sicurezza, utilizzando le linee guida ufficiali come riferimento per un adeguato svezzamento del proprio bambino, ma ancor prima affidandosi al medico pediatra: è, infatti, necessario che ogni scelta, dal timing al tipo di svezzamento da impostare (divezzamento classico o autosvezzamento), sia personalizzata in base alla crescita e alle caratteristiche del singolo bambino, tenendo sempre in considerazione le abitudini, lo stile di vita e la personalità dei genitori.

Linee guida derivanti dalle evidenze scientifiche

  1. L’allattamento fino ai sei mesi di vita è un obiettivo desiderabile
  2. L’introduzione di cibi liquidi, semisolidi e solidi dovrebbe iniziare dopo le 17 e non oltre le 26 settimane di vita del bambino. Uno svezzamento precoce può correlare con una aumentata predisposizione al sovrappeso; inoltre, prima dei sei mesi il bambino potrebbe non avere ancora acquisito determinate competenze psicomotorie necessarie per approcciarsi ad un’alimentazione indipendente. Anche un ritardo nell’introduzione dei cibi diversi dal latte materno potrebbe comportare il rischio di un ritardo nell’accrescimento staturo ponderale.
  3. La dieta deve essere bilanciata nell’apporto dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi), con particolare attenzione all’eccesso di proteine, che può determinare un aumento  del numero degli adipociti (cellule di grasso) e, quindi, del rischio di sovrappeso o obesità. Il fabbisogno energetico giornaliero deve poter essere soddisfatto dai carboidrati per un 45-60%, dai grassi per un 40% circa e dalle proteine per un 10% circa.
  4. Non è più considerato necessario evitare o ritardare l’introduzione di alimenti allergizzanti (pesce, uova), poiché è stato dimostrato che non riduce il rischio di sviluppare allergie alimentari, sia nei bambini con famigliarità per allergie che nei bambini non predisposti.
  5. Il fabbisogno di ferro nei bambini allattati al seno deve essere soddisfatto dai cibi introdotti con il divezzamento, compresi alimenti contenenti ferro ad alta biodisponibilità (ad esempio carne, pesce)
  6. Per i bambini allattati artificialmente occorre scegliere latti formulati a ridotto quantitativo di proteine
  7. Il latte vaccino non dovrebbe essere introdotto prima dei 12 mesi di vita
  8. Il glutine si può introdurre in qualunque momento dopo i 6 mesi di vita
  9. E’ raccomandabile non salare i cibi introdotti con il divezzamento
  10. E’ raccomandabile evitare gli zuccheri semplici e il consumo di succhi di frutta e bevande che ne contengono, introducendo l’abitudine al consumo di acqua

Consigli pratici

  1. Non avere fretta e rispettare i tempi del bambino, curando il clima famigliare al momento del pasto
  2. Permettere al bambino di toccare ed esplorare il cibo con i cinque sensi (può essere utile munirsi di grandi bavaglioli e cerate da riporre per terra, prevedendo qualche pasticcio)
  3. Introdurre i nuovi pasti in sostituzione della singola poppata uno alla volta e fare lo stesso con i nuovi alimenti, decidendo le tempistiche, più o meno rapide, in accordo con il pediatra e considerando la risposta e i tempi del bambino
  4. Proporre ma non imporre il cibo e non forzare il bambino in caso di rifiuto
  5. Avere cura dell’ igiene e della sicurezza del cibo, con particolare attenzione alle adeguate modalità di preparazione e conservazione degli alimenti
  6. Verificare la temperatura del cibo prima di offrirlo al bambino

Grammature

Le seguenti grammature per ciascuna porzione di alimento sono indicative per fasce di età e non sempre possono essere precisamente applicate sul singolo bambino con la propria crescita staturo ponderale e il proprio livello di movimento quotidiano. Fare riferimento alle quantità proposte è sicuramente utile nella preparazione dei pasti per non incorrere in carenze o eccessi nutrizionali, ma occorre elasticità e buon senso laddove sia prima di tutto importante personalizzare le scelte assieme al pediatra, sulla base dei bilanci di salute e rispettando i tempi e le preferenze del piccolo. Inoltre, il bambino, crescendo, può e deve gradualmente iniziare ad autoregolarsi in base al senso di fame e sazietà. Dopo l’avvenuto divezzamento si può far riferimento al modello della dieta mediterranea e alla piramide alimentare per la frequenza dei consumi giornalieri e settimanali di ciascun alimento.

GRAMMATURE PER PORZIONE DI ALIMENTO DAI 6 AI 12 MESI

Cereali o creme di cereali: 20-30 gr

Verdure cotte: 20-30 gr

Carne, pesce: 20 gr (40 gr in caso di omogeneizzato, industriale o fatto in casa)

Formaggio magro (es. ricotta): 20-30 gr

Legumi secchi: 7-10 gr

Legumi freschi: 20-25 gr

Uovo: tuorlo

Formaggio parmigiano (da considerarsi una sostituzione della carne o delle altre porzioni proteiche): 5 gr circa (un cucchiaino)

Olio extravergine di oliva: 5 gr circa (un cucchiaino)

Frutta: 80-100 gr

Yogurt: 125 gr

GRAMMATURE PER PORZIONE DI ALIMENTO DAI 12 AI 36 MESI

Cereali (pasta, riso, altri cereali): 40 – 50 gr circa

Pane:  30 gr circa

Carne: 40 gr circa

Pesce: 50-60 gr circa

Formaggio magro:  40 gr circa

Legumi freschi: 40-50 gr circa

Legumi secchi: 15-20 gr circa

Verdura: 100 gr

Frutta: 150 gr

Uovo: uno intero

Parmigiano reggiano: 5 gr

Olio extravergine d’oliva: 5 -10 gr (due cucchiaini)

Yogurt: 125 gr (un vasetto)

Latte: 150 gr circa

Biscotti, pane, fette biscottate, fette di torta (per la colazione): 20 gr circa

LINEE GUIDA DELL’ALIMENTAZIONE IN ETA’ PEDIATRICA

Le linee guida ufficiali per una sana e corretta alimentazione e i livelli di assunzione raccomandata dei nutrienti e delle calorie in età evolutiva derivano dalla ricerca scientifica effettuata in ambito nutrizionale e per questo costituiscono un riferimento autorevole e importante, al fine di promuovere la salute del bambino e la sua crescita attraverso la copertura del proprio fabbisogno di energia e nutrimento. Tuttavia, è fondamentale ricordare che non tutte le indicazioni possono essere adatte per il singolo bambino e, in particolare, non devono mai applicarsi in modo troppo preciso e schematico, poiché esiste una grande variabilità individuale determinata dalle personali caratteristiche antropometriche, dal suo livello di attività fisica quotidiana, dal suo comportamento, i suoi tempi e la sua struttura di personalità, dalle abitudini e lo stile di vita famigliare, nonché eventuali disturbi o condizioni di patologia.

LA DIETA MEDITERRANEA

Il modello della dieta mediterranea, ampiamente studiato in ambito scientifico, è raccomandato dall’ organizzazione mondiale della sanità e propone un’alimentazione molto varia ma equilibrata. Alla base della piramide (immagine 1) troviamo gli alimenti da consumare ogni giorno e ad ogni pasto e salendo verso l’apice sono, invece, collocati gli alimenti di cui fare un consumo settimanale e meno frequente. La piramide ci fornisce anche informazioni sul numero di porzioni indicative, giornaliere o settimanali, di ciascun alimento da assumere.

IL PIATTO SANO

Il piatto sano bilanciato (immagine 2) è composto da:

una porzione di cereali, preferibilmente integrali e variandone la tipologia;

una abbondante porzione di verdure di stagione;

una modesta porzione di alimento proteico, rispettando le porzioni settimanali raccomandate;

un frutto fresco di stagione.

Le indicazioni riportate sul bordo del piatto sano ricordano ai ragazzi di consumare olio extravergine di oliva come condimento e bere acqua come bevanda (almeno 8 bicchieri al giorno in media); inoltre, esortano ad adottare ogni giorno uno stile di vita attivo, che può comprendere anche una passeggiata o un po’ di gioco libero dopo il pasto.

E’ possibile realizzare indifferentemente piatti unici o scomposti.

UN ESEMPIO DI GIORNATA

Sono diverse e moltissime le alternative possibili per creare pasti sempre vari ed anche gustosi; nell’immagine 3 è illustrato semplicemente un esempio di menu giornaliero, utile per ricordare come poter rispettare all’incirca le porzioni giornaliere raccomandate per ciascun gruppo di alimenti.

colazione: latte e cereali + un frutto

spuntino: un frutto

pranzo: fusilli al salmone e spinaci + un frutto

merenda: yogurt e frutta secca

cena: vellutata di patata e verdure con formaggio e pane

Un aspetto fondamentale da tenere presente è che, grazie a questa distribuzione dei consumi, è possibile abituare i ragazzi a mangiare ad orari il più possibile regolari e, in particolar modo, ad evitare i fuori pasto.

LE GRAMMATURE

Le quantità (gr) delle porzioni di ciascun alimento (immagine 4), da intendersi a crudo e al netto degli scarti, sono specifiche per fasce di età e si basano sulla media della popolazione pediatrica, senza tener conto della variabilità individuale. In ogni caso possono essere un utile riferimento per comprendere come poter bilanciare l’alimentazione ed evitare alcuni eccessi o eventuali carenze.

 

cambiare si puòcambiare si può 2cambiare si può 3sicuro, buono, nutriente 2nutripiatto