IL LEGAME TRA STRESS E SOVRAPPESO E OBESITA’

L’obesità è diventata una delle sfide più pressanti per la salute pubblica in tutto il mondo, con un impatto significativo sulla qualità della vita e l’insorgenza di molte malattie croniche. Diversi fattori influenzano il peso corporeo, sia genetici che ambientali; tra questi ultimi annoveriamo la qualità della alimentazione ma non solo, anche il movimento quotidiano e l’attività fisica praticata, nonchè la qualità del sonno notturno e altri aspetti legati allo stile di vita, tra cui lo stress prolungato nel tempo. In condizioni acute e circostanziate, lo stress è in realtà positivo e ci permette di adattarci ad una condizione nuova e/o di reagire ad un evento impattate o un potenziale pericolo; in questi casi più facilmente si può verificare un calo del peso corporeo, importante e temporaneo. Tuttavia, uno stato cronico e persistente di stress diventa una condizione negativa che impatta notevolmente sulla salute in generale e sul peso corporeo, il quale progressivamente aumenta in correlazione con l’aumento del grasso viscerale e della ritenzione idrica. La connessione tra lo stress e il sovrappeso o l’obesità è oggetto di crescente attenzione nella comunità scientifica.

Il cortisolo è l’ormone dello stress prodotto dalle ghiandole surrenali in risposta a situazioni stressanti. Studi hanno dimostrato che livelli elevati di cortisolo possono influenzare il peso corporeo in vari modi. Il cortisolo promuove la deposizione di grasso viscerale, che è associato a un aumentato rischio di obesità e malattie cardiache. Inoltre, il cortisolo favorisce anche l’assorbimento degli zuccheri e può aumentare l’appetito, portando a un maggiore consumo di cibo ad alto contenuto calorico.

Lo stress può determinare l’abitudine a mangiare voracemente e di più, può essere causa di fame nervosa e compulsiva e può spingere a ricercare cibi ad alto contenuto calorico e ricchi di zuccheri, i cosiddetti “comfort food”. Tutto questo si traduce in accumulo di peso in eccesso, obesità e patologie conseguenti. Lo stress associato ad una vita frenetica, al carico di lavoro e al susseguirsi quotidiano di impegni induce anche a ricorrere più spesso a soluzioni di rapida preparazione e consumazione dei pasti, tra cui cibi pronti industriali e delivery, con conseguenze sulla qualità dell’alimentazione e sulla salute.

L’obesità stessa può essere una fonte di stress. Le persone in sovrappeso o obese, infatti, vivono la preoccupazione per il peso corporeo e l’alimentazione, possono essere affetti da disturbi di ansia e dell’umore e sperimentare discriminazione e stereotipi negativi.

La ricerca ha identificato alcuni meccanismi biologici che collegano lo stress al sovrappeso e all’obesità. Lo stress cronico può influenzare la regolazione ormonale, il metabolismo e la resistenza all’insulina, il che può aumentare il rischio di accumulo di grasso corporeo, insorgenza di sindrome metabolica e diabete .

Queste scoperte sottolineano l’importanza di affrontare il problema dello stress nelle dietoterapie e nei percorsi finalizzati al controllo del peso, ponendo particolare attenzione agli aspetti di personalità, alla sfera emotiva e allo stile di vita. Risulta, infatti, prioritario poter allontanare o perlomeno gestire le fonti di stress, attraverso approcci comportamentali e modificazioni delle abitudini, nei soggetti affetti da sovrappeso e obesità.