AIUTOOOO! IL MIO BAMBINO HA SEMPRE FAME!

Genitori alle prese con la faticosa educazione alimentare dei vostri bambini, questo scritto è per voi… e nasce da una domanda comune che spesso ricorre tra alcune mamme in difficoltà: come poter “interpretare la fame” nei nostri bambini e capire se la richiesta di più cibo in generale, o di un cibo in particolare, ai pasti o fuori dai pasti, sia un appetito fisiologico, da necessità energetica non soddisfatta, o una fame di natura diversa.

È possibile che talvolta ci sia un bisogno di cibo per placare uno stato d’animo negativo (rabbia, tristezza, ansia o stress) oppure, più semplicemente, che i bambini vogliano rivendicare le loro voglie o preferenze e soddisfarsi mangiando qualcosa “di diverso”, in aggiunta o in alternativa al pasto che viene loro proposto.

In alcuni casi la fame persistente può essere conseguenza di un’ alimentazione ad alto indice glicemico, con o senza il consumo di junk food fuori pasto.

L’importante è innanzitutto conoscere all’ incirca i fabbisogni energetici in età evolutiva per orientarsi nell’impostare l’alimentazione giornaliera dei nostri ragazzi. Questo è il link di un mio articolo dove potete trovare linee guida utili e uno schema con le grammature per porzione nelle varie fasce di età. https://www.google.it/…/linee-guida…/amp/

In particolare occorre ricordare la necessità di consumare ad ogni pasto una porzione di carboidrati, che non devono mai mancare ne’ essere sostituiti da alimenti proteici; inoltre, la colazione e la merenda devono essere nutrienti e sostanziose, specie nei giorni di maggiore dispendio energetico, evitando il consumo di junk food.

Ovviamente le porzioni di cibo che ciascun bambino richiede possono variare rispetto alle indicazioni standard a seconda di vari fattori che comprendono le caratteristiche antropometriche individuali, fattori genetici e ambientali nonché il dispendio energetico quotidiano.

In caso di inappetenza, ad esempio, una volta escluse cause organiche o psicologiche, occorre valutare che questa non sia semplicemente dovuta ad una condizione di sedentarietà, che chiaramente comporta un minore bisogno di energie.

L’USO DI INTEGRATORI NELLE DIETOTERAPIE

Quanti sono i miti da sfatare riguardanti l’alimentazione e/o le dietoterapie! Uno di questi riguarda l’uso (e talvolta l’ abuso) di integratori nutrizionali: vitamine, sali minerali, amminoacidi, barrette, bevande energetiche, altri integratori per l’attività fisica, prodotti omeopatici, tisane drenanti e sostitutivi del pasto.

Il consumo di questi prodotti senza una effettiva indicazione clinica non solo può essere inutile, ma anche comportare una considerevole spesa economica e potenziali rischi per la salute, specie se gli integratori vengono acquistati senza prescrizione medica, assunti per un periodo di tempo prolungato o in presenza di disturbi e patologie cui prestare attenzione. Non tutto ciò che è naturale è innocuo!

A maggior ragione occorre evitare di somministrare integratori ai bambini in età evolutiva, a meno che non siano prescritti dal pediatra. In caso di dietoterapia non è assolutamente necessario consumare vari prodotti dimagranti, drenanti o sostitutivi del pasto.

Le diete che si basano sull’assunzione di questi preparati non hanno fondamento scientifico e hanno il grande svantaggio di non educare ad una alimentazione regolare che si possa mantenere nel tempo. In questi casi ad un calo ponderale più o meno rapido e consistente segue il recupero con gli interessi del peso precedente… e talvolta qualche disturbo più o meno grave per il nostro organismo!

Quando occorre assumere integratori alimentari, previa prescrizione medica? In caso di stati febbrili o patologici per cui determinati nutrienti possono essere necessari ed efficaci, in caso di malattie che causano malassorbimento e deficit di nutrienti, in presenza di determinate carenze alimentari diagnosticate e accertate. Le integrazioni alimentari sono anche necessarie in caso di aumentato fabbisogno che non riesce ad essere soddisfatto attraverso la dieta: gravidanza, allattamento, attività fisica intensa o sport a livello agonistico.

PERCHE’ NON DIMAGRISCO? EPPURE…

Molti pazienti che necessitano di un calo ponderale, spesso alla prima visita dichiarano di avere una corretta alimentazione o, comunque, di non consumare cibo in eccesso. Nonostante ciò, il loro peso è fuori controllo e non si spiegano il perché. A volte si chiedono se il motivo risieda in qualche allergia e intolleranza. Dall’anamnesi alimentare e dello stile di vita, invece, emergono quasi sempre delle criticità e delle cause che possono spiegare il perché delle loro difficoltà.

Spesso manca una reale consapevolezza di determinati errori alimentari o eccessi non considerati come tali, un’alimentazione ad alto indice glicemico e/o ad alto quantitativo di proteine animali e/o con il consumo prevalente di cibi pronti industriali.

A volte viviamo di paradossi: evitiamo il glutine senza esserne intolleranti, seguiamo diete drastiche e low carb ma eccediamo con aperitivi e alcolici, ad esempio.

Non di rado capita che il calo ponderale sia ostacolato da una dieta eccessivamente restrittiva e che ha comportato un blocco metabolico: è noto, infatti, che il controllo del peso non dipende solo dalle quantità del cibo, ma anche dalla qualità e tipologia di alimenti che scegliamo ogni giorno.

Può succedere che il controllo dei pasti settimanalmente sia sbilanciato rispetto alle abitudini alimentari del weekend, oppure che non sia regolare la distribuzione delle energie e delle quantità di cibo nell’arco della giornata. È frequente che, a causa dei ritmi frenetici della giornata, molti pazienti saltino i pasti e assumano calorie in eccesso a cena, così come accade di mangiare poco ai pasti e molto fuori pasto.

Talvolta, a un’alimentazione regolare si associa uno stile di vita troppo sedentario e/o troppo stressante, entrambe condizioni che determinano un rallentamento del metabolismo e un accumulo di grassi e zuccheri. Inoltre, i disturbi del sonno sono estremamente frequenti, molto spesso non trattati e sempre determinanti delle ripercussioni sul piano del metabolismo e del comportamento alimentare.

Il controllo del peso dipende da tanti aspetti che nell’insieme possono favorire o ostacolare il dimagrimento e la salute del nostro organismo. Ciascuno di noi, poi, necessita di trovare il proprio equilibrio, il proprio stile alimentare personale che dipenda dalle proprie esigenze e caratteristiche.