
Quanti sono i miti da sfatare riguardanti l’alimentazione e/o le dietoterapie! Uno di questi riguarda l’uso (e talvolta l’ abuso) di integratori nutrizionali: vitamine, sali minerali, amminoacidi, barrette, bevande energetiche, altri integratori per l’attività fisica, prodotti omeopatici, tisane drenanti e sostitutivi del pasto.
Il consumo di questi prodotti senza una effettiva indicazione clinica non solo può essere inutile, ma anche comportare una considerevole spesa economica e potenziali rischi per la salute, specie se gli integratori vengono acquistati senza prescrizione medica, assunti per un periodo di tempo prolungato o in presenza di disturbi e patologie cui prestare attenzione. Non tutto ciò che è naturale è innocuo!
A maggior ragione occorre evitare di somministrare integratori ai bambini in età evolutiva, a meno che non siano prescritti dal pediatra. In caso di dietoterapia non è assolutamente necessario consumare vari prodotti dimagranti, drenanti o sostitutivi del pasto.
Le diete che si basano sull’assunzione di questi preparati non hanno fondamento scientifico e hanno il grande svantaggio di non educare ad una alimentazione regolare che si possa mantenere nel tempo. In questi casi ad un calo ponderale più o meno rapido e consistente segue il recupero con gli interessi del peso precedente… e talvolta qualche disturbo più o meno grave per il nostro organismo!
Quando occorre assumere integratori alimentari, previa prescrizione medica? In caso di stati febbrili o patologici per cui determinati nutrienti possono essere necessari ed efficaci, in caso di malattie che causano malassorbimento e deficit di nutrienti, in presenza di determinate carenze alimentari diagnosticate e accertate. Le integrazioni alimentari sono anche necessarie in caso di aumentato fabbisogno che non riesce ad essere soddisfatto attraverso la dieta: gravidanza, allattamento, attività fisica intensa o sport a livello agonistico.