L’EDUCAZIONE ALIMENTARE E AMBIENTALE IN FAMIGLIA AI TEMPI DEL COVID 19

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Continuando a voler ricercare gli aspetti positivi e, soprattutto, gli insegnamenti che da questo momento storico possiamo trarre per il nostro futuro, grazie al nuovo coronavirus abbiamo riscoperto il valore inestimabile del tempo e l’importanza della lentezza per uno stile di vita più sano. Abbiamo necessariamente imparato ad ottimizzare le scorte di cibo, a ridurre gli sprechi, a prediligere le materie prime nella preparazione dei pasti. Abbiamo capito ancora una volta quanto le nostre abitudini alimentari e di consumo incidano fortemente sulla salute del nostro pianeta e quanto sia importante fare scelte etiche nel rispetto dell’ambiente e di chi produce il cibo. Grazie al coronavirus possiamo fornire a noi e ai nostri bambini alcune motivazioni in più e più forti per aderire ad una alimentazione più sana e a scelte di vita migliori. Ora che il lockdown è finito e anche quando questa emergenza sanitaria sarà del tutto rientrata, il nostro futuro non dovrà più essere lo stesso e alcuni cambiamenti avvenuti in questi mesi dovranno mantenersi nel tempo. Ed è proprio questo il momento più propizio per fare in famiglia educazione alimentare e ambientale, è proprio questo il momento migliore per cambiare rotta e per farlo assieme. E’ il momento per cambiare assieme l’ approccio nei confronti del cibo, è il momento di non imporlo più ai bambini come una regola o un dovere imposto “perché ti fa bene alla salute” e “se non mangi non cresci” fino ad arrivare all’angosciante insistenza delle nonne “chè il bambino è sciupato”. Il valore del cibo va al di là del solo nutrirsi e sfamarsi, ogni alimento ha una sua vita e storia da conoscere e rispettare e per ciascuno di noi il cibo assume significati diversi, da trasferire ai nostri figli rendendolo a poco a poco consapevoli. E’ il momento di condividere assieme il piacere del cibo, della sua preparazione e della sua scoperta. Senza dare troppa importanza all’atto in se’ del “mangiare”, anche se è da sempre la prima preoccupazione di una madre… ma è proprio la preoccupazione e la eccessiva attenzione che ruota attorno al cibo a minare il rapporto che il bambino può creare con esso, in modo naturale, autonomo e sereno. Non preoccupiamoci più del fatto che il bambino mangi, che mangi tutto e che mangi in modo sano. Diamogli in primis la possibilità di giocare con il cibo, di esplorarlo, di sporcarsi con esso, toccandolo, lavandolo, cucinando assieme a noi e condividendo assieme la gioia e il divertimento che ne conseguono. Ci sono studi ed evidenze scientifiche che confermano che questo approccio sia particolarmente efficace per porre le basi di buone abitudini alimentari e noi genitori dobbiamo e possiamo in questo crescere con i nostri figli e fare con loro lo stesso percorso di gioco, stupore e scoperta. Con il cibo possiamo anche fare veri e propri esperimenti “scientifici”, osservandone i cambiamenti di forma durante le varie fasi di lavorazione e cottura; possiamo anche scoprire le caratteristiche naturali della frutta e della verdura una volta sbucciate e tagliate; possiamo imparare e poi sfidarci nel gioco di riconoscere le molte tipologie di cereali, semi e legumi… e poi possiamo divertirci a travasarli nei loro contenitori. Occorre, certamente, prestare molta attenzione alle norme di igiene e sicurezza e occorre prendersi tutto il tempo necessario, facendo le cose con calma e senza mai lasciare soli i bambini in cucina, nemmeno per un istante. Piano piano, in questo modo è possibile responsabilizzare i nostri bimbi nel compiere alcune semplici azioni adatte alla propria età e permettere loro di entrare in confidenza con il cibo e con i suoi significati più belli: la creazione di un piatto, la curiosità di conoscere, la sperimentazione di nuovi sapori, la condivisione in famiglia di tutti questi momenti e del pasto conclusivo. E ancora altri compiti domestici possono diventare un gioco educativo e divertente: pulire gli utensili della cucina, apparecchiare, riordinare e lavare i piatti, imparare a fare la raccolta differenziata e apprendere il corretto uso del frigorifero. Infine ci sono i classici, ma pur sempre creativi ed ecologici, giochi e lavoretti realizzati utilizzando gli oggetti da riciclare: bottiglie di plastica che diventano spade, vasetti di vetro da pitturare e decorare, imballaggi di cartone con cui costruire castelli medioevali… e chissà i vostri bambini quante altre idee e trasformazioni potranno realizzare “attratti dal volto della fantasia”. Tutto ciò, in modo davvero entusiasmante e spontaneo, può contribuire a poco a poco ad una serena e buona educazione alimentare e ambientale. Provare per credere!