MENO SALE, PIU’ SALUTE

Un consumo di sale in eccesso nell’alimentazione è fortemente associato al manifestarsi di ipertensione, malattie cardiovascolari e renali. La pressione alta, come il fumo e l’obesità, è un fattore di rischio cardiovascolare modificabile attraverso lo stile di vita del soggetto e, pertanto, un’alimentazione iposodica può prevenirne l’insorgenza, così come dimostrato dai risultati di numerosi studi.

I cibi che consumiamo quotidianamente contengono già allo stato naturale le adeguate quantità di sodio necessarie ogni giorno al nostro organismo; pertanto, è facile rischiare di assumere sale in eccesso se aggiunto abitualmente agli alimenti. Le dosi quotidiane raccomandate di sale iodato corrispondono ad un cucchiaino raso, preferibilmente da sostituire con erbe aromatiche, spezie, aceto, cipolle, aglio o limone a condire.

E’ indicato controllare e diminuire anche il consumo di cibi contenenti alte quantità di sale: salumi, formaggi stagionati, sughi industriali, dadi, salse, prodotti pronti per il consumo con sale in superficie (alcuni tipi di pane o di crackers), etc. Al supermercato può risultare molto utile controllare l’etichetta dei prodotti da acquistare per scegliere consapevolmente i cibi con minor contenuto di sale per porzione o per 100 grammi. In caso di consumo di alimenti in scatola, è raccomandato sciacquarne il contenuto sotto abbondante acqua corrente per eliminarne il sale aggiunto come conservante.

Altre abitudini che possono aiutare a contrastare l’assunzione di sale in eccesso sono le seguenti: evitare di portare a tavola la saliera per non cedere alla tentazione di condire con ulteriore sale, consumare spuntini o merende a base di frutta, spremute o yogurt, anziché snack salati e prodotti confezionati, reintegrare i liquidi persi con il consumo di semplice acqua in caso di pratica di attività sportiva.

È importante fin dallo svezzamento e dall’infanzia impostare un’alimentazione iposodica per educare il palato dei bambini ad apprezzare il sapore naturale dei cibi; favorendo in tal modo l’abitudine sul lungo termine a consumare poco sale, è ragionevolmente possibile prevenire l’insorgenza dell’ ipertensione nell’età adulta e senile.