Il medico nutrizionista, oltre a visitare i pazienti e ricostruire la loro storia clinica, è chiamato a conoscere in modo piuttosto approfondito le abitudini quotidiane e lo svolgersi dettagliato delle giornate e della vita delle persone.
La raccolta di tutte le informazioni sullo stile di vita e le abitudini alimentari è fondamentale per calcolare il fabbisogno energetico e poter elaborare un piano alimentare personalizzato. È una parte del mio lavoro che amo molto, perché mi permette di conoscere i pazienti non solo da un punto di vista strettamente clinico e di ricordarmi sempre quanto i fattori ambientali, la personalità e i comportamenti incidano sulla salute e il benessere delle persone.
Ognuno ha le sue criticità, ma in particolare ho individuato uno specifico aspetto che accomuna ormai tutti i pazienti che seguo e che considero il primo e il più grande ostacolo per l’adesione ad uno stile di vita sano. Questo aspetto è la mancanza di tempo:tempo per camminare e fare sport, per fare la colazione al mattino, per fare una spesa adeguata, per cucinare… tempo per fermarsi in pausa pranzo anziché mangiare davanti al pc o addirittura saltare il pasto, tempo per assumere sufficiente acqua durante la giornata.
Il tempo manca ai lavoratori, ai genitori sempre di corsa, anche agli anziani che si occupano dei nipoti… ma, soprattutto, manca ai bambini, che ormai hanno le agende sempre più piene e vivono gli stessi stress di noi adulti.
Le conseguenze di questo stile di vita moderno, frenetico ma allo stesso tempo sedentario, sono tutte negative per il nostro metabolismo e per la nostra salute. Ecco che allora il primo comandamento per uno stile di vita sano è recuperare il tempo, rallentare, imparare a… vivere con lentezza. Sembra impossibile, ma non lo è.
Ognuno può trovare le proprie strategie personali per rallentare e prendersi più cura della propria salute. È possibile iniziare svegliandosi un quarto d’ora prima la mattina oppure ci si può imporre di fare semplicemente una sola cosa alla volta durante la giornata, limitando l’ uso del cellulare e degli schermi, perlomeno la sera ! Può servire anche provare a ritornare all’ essenzialità, sia materiale che di spirito, rivedendo il proprio elenco di priorità e togliendo alcuni impegni o appuntamenti dalle proprie agende. Ogni giorno può essere utile lasciarsi dei momenti di vuoto e scegliere per se’ e per i propri figli attività e impegni vicino a casa, facendo lo stesso anche per i luoghi in cui fare la spesa. In questo modo, gradualmente e senza fretta, sarà sicuramente possibile recuperare il tempo e migliorare la qualità della vita.