
Quali indicazioni alimentari e comportamentali sono da applicare se si soffre di reflusso gastroesofageo, gastrite o ernia iatale? Innanzitutto va precisato che, in fase acuta e sintomatica, occorre affiancare l’approccio alimentare e comportamentale ad una adeguata terapia farmacologica prescritta dal curante.
In caso di persistenza dei sintomi dopo la cura, saranno da valutare, in accordo con il medico, eventuali approfondimenti (visita specialistica gastroenterologia, gastroscopia o breath test per escludere una infezione da Helicobacter Pylori…).
L’approccio sull’alimentazione e sullo stile di vita è spesso utile poiché una dieta errata e/o lo stress possono essere una delle cause dell’insorgenza o del riacutizzarsi della gastrite o del reflusso.
– consumare pasti leggeri e frazionati (5-6 pasti nell’arco della giornata, con porzioni moderate di cibo)
– masticare molto e accuratamente, dedicando il giusto tempo al momento dei pasti
-evitare pasti troppo abbondanti e il consumo di piatti troppo elaborati e contenenti grassi cotti
-evitare alimenti troppo caldi o troppo freddi
-bere almeno 1.5 litri di acqua al giorno
-consumare i pasti ad orari regolari
– consumare uno yogurt al giorno con fermenti lattici
-coricarsi almeno due ore dopo il pasto
-dormire con due cuscini sotto la testa
-curare la qualità del sonno notturno
-svolgere attività fisica o di movimento regolarmente
-allontanare o imparare a gestire le fonti di stress
– evitare, solo nelle fasi acute e sintomatiche del disturbo, il consumo dei seguenti alimenti: spezie , salse , pepe , peperoncino , cibi piccanti, brodo di carne, cipolle, aglio, cibi conservati e fermentati,
cetrioli , pomodori , peperoni, cioccolato , menta, agrumi, caffè , the forte , alcolici e superalcolici, acqua gassata, bevande gassate e a base di cola, succhi di frutta,
alimenti sott’aceto e in salamoia, sostanze zuccherine semplici ed edulcoranti.