
Un consumo di sale in eccesso nell’alimentazione è fortemente associato al manifestarsi di ipertensione, malattie cardiovascolari, cardiache e renali.
Lo sapevate che i cibi che consumiamo quotidianamente contengono già allo stato naturale le adeguate quantità di sodio necessarie ogni giorno al nostro organismo (1-2 gr circa)
Tutto il sale aggiunto ai nostri piatti e contenuto in determinati alimenti (junk food, salumi, formaggi stagionati, sughi pronti, salse, prodotti da forno) è, pertanto, IN ECCESSO
Occorre sensibilizzare e portare avanti su scala mondiale campagne di prevenzione della salute attraverso la riduzione del sale aggiunto e di quello contenuto nei prodotti industriali e conservati.
L’obiettivo del WASH (World Action on Salt & Health) e dell’ OMS è quello di promuovere la riduzione del consumo di sale negli adulti a meno di 5 grammi al giorno (un cucchiaino raso), scegliendo sempre la tipologia IODATA per favorire il buon funzionamento e la prevenzione di patologie della tiroide.
Come sostituire il sale e dare ugualmente sapore ai nostri piatti?
Scegliendo materie prime di qualità e prodotti freschi di stagione, naturalmente più gustosi e sazianti;
utilizzando olio extravergine di oliva della nostra terra, dal sapore forte e buono;
prediligendo aromi, spezie, aglio, cipolle e limone come condimento, oltre a semi oleosi macinati.
Quali strategie e comportamenti possono abituarci gradualmente a ridurre il sale aggiunto e a scegliere un’ alimentazione iposodica?
evitare di portare a tavola la saliera per non cedere alla tentazione di condire con ulteriore sale;
consumare spuntini o merende a base di frutta fresca o secca, yogurt, cereali, uova, frullati anziché junk food e prodotti confezionati;
reintegrare i liquidi persi con il consumo di semplice acqua in caso di pratica di attività sportiva;
educare i bambini fin dallo svezzamento e nell’infanzia ad una alimentazione iposodica. La prevenzione inizia, infatti, dai primi anni di vita!