
Per la stabilità del peso corporeo, o per il mantenimento sul lungo termine del peso raggiunto in seguito ad una dietoterapia, occorre stabilmente modificare il proprio stile di vita e, in particolare, aderire al seguente programma strategico comportamentale, caratterizzato da cinque punti fondamentali:
1.MISURARE IL PESO UNA VOLTA A SETTIMANA
Monitorare il peso corporeo una sola volta a settimana, sempre lo stesso giorno, la mattina a digiuno, costituisce una delle strategie principali da adottare per riuscire a mantenere sul lungo termine il peso salutare.
E’ importante controllare il peso corporeo regolarmente, ma è comunque sconsigliato pesarsi più di una volta a settimana, per il rischio di incorrere in ossessioni legate al peso o inutili frustrazioni: spesso, infatti, il peso corporeo può oscillare per motivi puramente fisiologici.
2. ADOTTARE UNO STILE DI VITA ATTIVO, GESTIRE LO STRESS E CURARE LA QUALITA’ DEL SONNO
Uno stile di vita attivo, con l’associazione di moderati livelli di attività fisica settimanale, permette di mantenere stabile il peso corporeo sul lungo termine con più facilità, portando vantaggi significativi legati allo stato di salute fisica e mentale. Anche una buona qualità del sonno notturno e la gestione dello stress favoriscono un miglior funzionamento metabolico dell’organismo e, dunque, la stabilità del peso.
3. SEGUIRE UNA DIETA POVERA DI GRASSI SATURI
I soggetti che tendono a mantenere stabile il peso corporeo seguono una dieta povera di grassi saturi. Attraverso questo stile alimentare è possibile arrivare a consumare maggiori quantità di cibo a basso contenuto di grassi saturi (cereali, specie integrali, frutta, verdura, legumi e pesce), senza variare il peso corporeo e ottenendo benefici in termini di salute e prevenzione delle malattie.
4. GESTIRE LE SITUAZIONI CHE COMPORTANO IL RISCHIO DI AUMENTARE DI PESO
I momenti a rischio di aumentare di peso possono essere le festività, le vacanze, i periodi di elevata inattività etc. In queste situazioni, a seconda delle personali preferenze o basandosi sulle esperienze del passato, è possibile scegliere di adottare strategie comportamentali per controllare gli stimoli a mangiare di più, oppure vivere senza limitazioni il momento contingente, per poi compensare in un periodo successivo con un regime ipocalorico di recupero. In ogni caso, occorre tenere ben presente che una singola giornata o una sola settimana di “strappi alla regola” non incidono in modo significativo sull’andamento del peso corporeo; occorre un mese di bilancio energetico positivo (introito calorico in eccesso) per aumentare inevitabilmente di peso e rischiare di perderne il controllo sul lungo termine.
I comportamenti a rischio si manifestano per la tendenza alla sedentarietà e ad assumere elevate quantità di cibi ipercalorici ad alto contenuto di grassi saturi e zuccheri semplici. L’adesione duratura ad uno stile di vita attivo e ad una dieta sana e bilanciata permette di limitare i rischi connessi a comportamenti errati.
5. SAPER INTERPRETARE LE MODIFICAZIONI DEL PESO
Il peso corporeo tende a oscillare frequentemente, per motivi biologici non controllabili e non dipendenti dallo stile alimentare. Le minime variazioni tra una misurazione e l’altra non costituiscono una vera tendenza all’aumento ponderale, né un rischio di alcun tipo per la salute generale; oscillazioni del peso comprese tra i due chili in più e i due chili in meno rispetto al valore di riferimento rientrano nelle normali variazioni riscontrabili durante un programma di mantenimento del peso. Se si verificano , invece, la tendenza a superare questi limiti nel tempo o un aumento ponderale improvviso oltre i due chili a settimana, sussiste allora la reale necessità di adottare un regime ipocalorico di recupero e strategie di contenimento.